Cosa é successo nel carcere di Clairvaux


Una prima protesta alla Centrale di Clairvaux (Carcere

Penale per lunghe pene) ha avuto luogo l’8 febraio 2003.

Dei prigionieri hanno saccheggiato l’edificio A per

protestare contro le sanzioni inflitte a due dei loro. I rivoltosi

hanno resistito 7 ore prima del’assalto dei C.R.S. e dei

gendarmi. L’edificio devastato ha dunque dovuto essere

evacuato dai suoi tumultuosi occupanti, trasferitti verso dei

giudiziari. Molti di loro sono stati inviati nelle sezioni

d’isolamento, regime di detenzione sinonimo de “tortura

bianca” : solo in cella e all’aria, divieto assoluto di qualsiasi

incontro.

Alla stessa epoca, Perben, il guarda-sigilli, ha annunciato la

creazione degli E.R.I.S. : della squadrette di “super-guardie”

a addestrate come il G.I.G.N. (equivalente dei R.O.S.)

esperti nell’ impiego del manganello. Loro compito :

pestaggi, umilazioni, terrore. Intervongono mascherati, cio’

che gli permette un prezioso anonimato…


Una seconda rivolta ha avuto luogo il 16 aprile 2003.

Questa volta sona stati incendiati gli ateliers di lavoro dell’

edificio B, particolarmente per protesta contro la chiusura

delle celle durante il giorno, la riduzione delle possibilita’ di

incontro e le condizioni vergognose dei colloqui. In seguito

all’intervento delle forze dell’ordine molti prozioneri sono

stati trasferiti alle celle di punizione o ai giudiziari, sovente

nelle sezioni d’isolamento. 12 prigioneri, piu o meno presi a

caso, sono stati in seguito acusati di distruzioni e violenze.

Giudicati in prima istanza, nel marzo 2004, presso il

tribunale di Troye, 11 dei 12 detenuti hanno abbandonato

l’aula per protestare contro la parodia di giustizia loro

imposta, cosi come le 70 persone venute a sotenerli.

Perché se, come si sa, la giustizia é ineguale per tutti, a

seconda “che voi siate potenti o miserabili”, essa ha

raggiunto in questo caso la caricatura, con un’ intruzione

inesistente. Gli avvocati hanno chiesto ancora una volta il

rinvio alfine di ottenere una riqualificazione dei fatti e una

vera istruzione. Pascal Brozzoni, che rivendica le sue azioni,

é stato condannato a 7 anni suplementari di carcere. Due

prigioneri sono stati in parte o interamente prosciolti mentre

10 detenuti scontano da 18 mesi a 5 anni. I dedenuti

solidari hanno deciso di fare appello per permettere che

tutti gli innocenti siamo infine assolti e abbiano veramente

la parola… sperando di fare il processo alla prigione in

generale e alla Centrale di Claivaux in particolare !




In questo mondo che si trasforma in prigione, é sempre

giusto ribellarsi !


La politica antisociale, condotta dappertutto in Europa dai

governi di destra come di sinistra (riduzione di salari,

attacchi contro le struture sociali e le pensioni,

generalzzazione della precarieta, etc.), si accompagna

d’una politica repressiva che mira a diffondere il terrore trai

proletari. Delle retate sono organizate nei quartieri poplari

dove la polizia si comporta come una forza d’occupazione.

L’eta’ della responsabilita’ penale é abbassata a 10 anni e

si incarcera a partir dai 13, dei tribunali sono istituiti in

mezzo ai quartieri-ghetto alfine di applicare una giustizia

speditiva, la schedatura é instaurata a partir dalla scuola

elementare, gli insegnanti e i lavoratori sociali sono spinti a

collaborare, gli sbirri sono dotati di armi da guerra e di

“flash-ball”, sbirri e vigili hanno ormai il di perquisire

chiunque vogliano. Dei tribunali sono instalatti nelle zone di

attesa aeroportuari, i termini della retenzione dei

“sans-papiers” sono prolungati a 32 giorne. I picchetti sono

repressi, l’occupazione di locali e tutte le forme di lotta

auto-organizatte sono criminalizate. La lista dell’offensiva é

lunga ! Non si tratta di misure puntuali, ma ben d’una logica

totalitaria di gestione sociale da parte dello stato : essa si

traduce in un programma di costruzione di 32 nuove

prigioni, 95 centro educativi chiusi (carceri minorili), di 7

centro di retenzione. E ai vecchi e nuovi stabilimenti di

riempirsi. Le condizioni di incarcerazione vi diventano

ancora piu invivibili. Rimissa in causa delli egiustamenti

ottenuti con le lotte (colloqui senza citofono, iavvicinamento

familiare), sorraffollamento, liberazioni condizionali piu rare,

chiusura delle porte delle celle nei carceri penali (lunghe

pene). Quest’ultima misura significa che i contatti tra

prigioneri sono ridotti al minimo… e cio’ durante 10/15 anni,

travolta piu. Si tratta qui di una politica di annientamento

psicologico ei prigioneri non possono che rivoltarvisi contro.




Rivendicazioni !


Sosteniamo questa rivolta ! Presenziamo a Reims allorché

si terra’ il processo d’appello dei prigioneri accusati

dell’incendio della prigione di Claivaux. E con i movimenti

dei prigioneri esigiamo :

1 La liberazione immediata dei minori, dei malati gravi, dei

malati mentali e dei “sans-papier”.

2 La riduzione automatica delle pene attraverso

l’attribuzione sistematica delle liberazioni condizionali,

grazie e riduzioni di pena.

3 Miglioramento delle condizioni di detenzione attraverso la

riapertura delle porte delle celle nei penali, l’abolizione delle

sezioni d’isolamento, delle celle di punizione, delle

squadrette di torturatori (E.R.I.S.) e delle perquisizioni

intime.

4 Condizioni di visita decenti e avvicinamento familare e

affinitario, con le persone care.

5 L’abbandono dei progetti di costruzione di nuove prigioni

e particolarmente delle centrali di alta soveglianza

(Speciali).